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L'Italia è un Paese straordinario anche perché alla bellezza unica dei suoi ambienti naturali si sovrappone una geografia del costruito, quasi sempre in armonia equilibrata, a testimonianza di storie, epoche, singole vicende delle comunità, delle nostre genti. Un costruito che è opera degli uomini, è frutto di una evoluzione del pensiero, di un progresso della scienza, dei materiali, delle tecniche realizzative. Dai principi costruttivi applicati in epoca preromanica, alle costruzioni della Roma repubblicana ed imperiale, sino alle più moderne infrastrutture. Laddove gli artefici di questo intreccio tra paesaggio, boschi, valli fluviali, colline, versanti più aspri e manufatti, realizzati da tante diverse manovalanze, hanno saputo guardar alla storia, alle radici classiche, alla vocazione del territorio, il connubio si è risolto nell'esito migliore. La migliore ingegneria civile. Serve riflettere, in un tempo sempre più esasperatamente spinto dal progresso tecnologico e troppo spesso preda di una euforica distrazione, sulle radici culturali, sull'essere umani, sulle domande giuste, perché si possano cogliere i caratteri della sostenibilità e del rispetto di un grande patrimonio.